forse

venerdì 15 settembre 2017

Tanti calci nel...

Davvero si possono chiamare "informazione" le scene di delirio dei genitori del giovane assassino date al telegiornale del mattino? 
Dovere di cronaca riportarci la sfilza di cretinate sfornate da gente di scarsa cultura, sotto pressione per aver allevato un assassino?
In altre circostanze avremmo riso delle sciocchezze inventate pur di far apparire "bello" il giovane mostro con deliri di onnipotenza, spalleggiato da due miserabili non-genitori... a sostenere le peggiore delle tesi difensive: Noemi è stata uccisa per colpa sua.
La rete pullula di immagini della vittima, minorenne, come se la morte le avesse tolto fino all'ultimo diritto, mentre sembra incredibilmente tutelato il mascalzone, figlio di mostri che con il loro linguaggio stentato e quasi incomprensibile insistono ad inveire contro la vittima Noemi, come se l'aver stroncato quella giovane vita fosse un beneficio per l'umanità.
Stiamo a parlare di "femminicidi" e balle varie, ma forse ci sta sfuggendo il triste tramonto del ruolo genitoriale, la famiglia, le persone che dovrebbero insegnare la differenza tra bene e male sembrano un idealismo del passato.
Mi sono sentita diventare di pietra mentre pensavo che anche a 17 anni l'ergastolo sarebbe l'unica soluzione.



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