forse

domenica 5 novembre 2017

Nuvole di fame

Il raffreddore è un malanno molto sottovalutato.
Mentre la faccenda del cambiamento climatico mi sembra sopravvalutata e comunque sarebbe come chiudere i cancelli una volta che le pecore sono fuggite tutte.
Oggi è caldo e soleggiato, mi stanno germogliando gli iris sul balcone e se non fosse per le foglie secche sembrerebbe maggio, dovrei trovarlo strano? Allarmante?
Ricordo di aver rovinato irreparabilmente delle scarpe bianche indossate una sera di dicembre, alcuni anni fa.
Come adesso faceva caldo e tempo bello, andai ad una festa e quando uscii c'era la tormenta di neve con Bora talmente forte da voltare le automobili sul pack che si era formato all'ingresso della Galleria Sandrinelli: rientrai a casa a piedi con le mie scarpe bianche nella neve, mezza assiderata.
Non presi il raffreddore, ma buttai le scarpe.
Anche se non sono centenaria posso testimoniare che il tempo ha sempre fatto come gli pare e certo siamo padroni di vedere un complotto in una nuvola e prenderci responsabilità immaginarie lasciando bambini a morire di fame dove nessuno può vederli.









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